CHI SONO


SILVA BARNI nasce a Chiusi in provincia di Siena. La sua formazione artistica avviene presso lo studio del padre pittore e scultore. Nel 1964 si trasferisce a Roma, dove tuttora vive e lavora.

Improntata sull’osservazione diretta del soggetto,la ricerca pittorica di SILVA BARNI si sviluppa attorno ad una triplice tematica:-:etnica-come lei stessa la definisce sociale, ed una, che traendo spunto dalla maschera, acquisisce un aspetto quasi surreale.

Lo stimolo a dipingere scaturisce sempre da una esperienza visiva, rielaborata ed interiorizzata dall’artista,al punto da ottenere uno spaccato del mondo esotico, nel senso piu’ letterale del termine, che si riflette nell’immaginario collettivo. Per questo motivo opere come ”La citta’ incantata” o “Giorno di mercato a Gangtok” pur non riferendosi ad una precisa realta’ geografica, ugualmente riescono a catapultare lo spettatore in una dimensione molto distante dalla nostra, fatta di colori saturi e odori pungenti, in cui il mercato torna ad essere luogo di incontro e di scambio, di idee oltre che di merce.

Di grande intensita’ le opere a sfondo sociale, se cosi’ le possiamo definire, che indugiano su una realta’ troppo spesso considerata scomoda, ma sulla quale la Barni é lontana dall’’emettere giudizi. E’ il caso di “Solo” struggente ritratto di un giovane ubriaco, uno dei tanti, buttato in terra accanto ad una bottiglia ormai vuota, come pure de “Le ragazze di via Collatina”, appena dodicenni, prive di occhi perche’ probabilmente ancora sognanti la realta’ da cui provengono e che, come in un miraggio, le accompagna sullo sfondo che tanto contrasta con il ciglio della strada.
Con le maschere si entra, o piuttosto sarebbe meglio dire si rimane sulla soglia,di quel mondo segreto, intimo, che ciascuno di noi preserva con gelosia dallo sguardo curioso ed indagatore degli altri. Singole o in gruppo,le maschere affascinano da sempre la Barni, portandola a raggiungere alti gradi di lirismo, come in “Maschere sotto la pioggia”, straordinario per la freschezza e per l’idea del movimento che ne promanano.
Non puo’ mancare, nell’ambito di una ricerca pittorica figurativa, il genere del paesaggio, che nella Barni assume l’aspetto di un ricordo personale, un fissare sulla tela luoghi vissuti in prima persona e pertanto ancora carichi di emozioni.

Adelinda Allegretti




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