CHI SONO

Elisabetta Martinez – Pittrice

Mi chiamo Elisabetta Martinez, sono una pittrice di Roma, mi dedico all’arte dal 1978, anno in cui inizia la mia formazione artistica presso la “ bottega d’Arte”  di Rignano Flaminio, di mio padre, il Maestro d’Arte Luigi Martinez.

In quegli anni frequento corsi pittura, scultura, e acquaforte. Nel contempo dal 1979 inizio gli studi scientifici che mi porteranno al diploma, nel 1984, presso il Liceo Scientifico M. Malpighi di Roma e, nel 1989, alla Laurea in Architettura presso la “Facoltà di Architettura di Roma La Sapienza” .

Inizia cosi la mia attività di architetto presso il mio studio di Roma e quasi contemporaneamente, l’attività di assistente volontario, presso la Facoltà di Architettura  nelle sedi di via Gramsci e di via Flaminia. Seguo tra il 1990 e il 2001 un centinaio di studenti, prima nei corsi di composizione architettonica del primo e secondo anno, e successivamente nei corsi di Progettazione architettonica del terzo, quarto e quinto anno. Per alcuni di loro sarò correlatore alla tesi di laurea.

La passione per la pittura mi accompagna per tutti questi anni, a iniziare dalle prime grafiche a matita o a china, in cui sperimento già la mia attenzione per il tema del volto…si tratta di rappresentazioni essenziali e minimali, fatte di pochi segni e ombreggiature che rappresentano sequenze di volti sovrapposti e incastrasti tra loro in un continumm di linee curve.

Il colore a olio e il suo fascino mi cattura in secondo tempo e mi porta a nuovi tentativi di espressione pittorica, nell’ambito del paesaggio urbano e del figuratvo.

I miei lavori attuali vengono direttamente da quelle prime esperienze….parlano di figure femminili sospese, raccolte “ tra sogno e realtà, volti pensosi e assorti nel sonno, scomposi e ricomposti da elementi geometrici e “tagli” che interrompono la continuità figurativa, per dare una nuova interpretazione della forma.

 “Geometrie e Forme”, i miei temi di studio e di ricerca, si articolano su due direzioni espressive che porto avanti contemporaneamente.

Da un lato lo studio della figura femminile raccolta in se stessa, assorta in uno spazio interiore di riflessione e dolce abbandono, interrotta, nella sua continuità formale, da sovrapposizioni di nastri e ritmi geometrici, mai conclusa nello spazio ridotto della tela.

Il disegno resta accennato, incompiuto, astratto lasciando ampie partiture della tela non finite e smarginate.

Dall’altro mi dedico a dei lavori incentrati su forme archetipe… misteriose figure primitive e simboliche che appaiono su fondi informali…. Tracce….impronte di divinità senza tempo, definite da estese e ricche campiture di colore.

Figure ispirate dai giganti di Nemrut Dagi in Turchia, dai templi del Bayon in Cambogia, dalle sculture ciclopiche dell‘arte egizia e dei grandi Buddha.

Ciò avviene attraverso una rappresentazione mai conclusa in se stessa che lascia allo sguardo e alla mente la possibilità di leggere un immagine delineata da strutture aperte e dinamiche, attraverso le quali si può cogliere qualcosa di non visto, qualcosa che è in noi stessi e che solo il nostro sguardo interiore può decodificare.

Negli ultimi lavori sperimento la costruzione del paesaggio urbano di Roma, interpretato e riassunto nei suoi segni e elementi compositivi primari, dividendolo e ricomponendolo a partire dai suoi elementi base, archi, cupole, segmenti murari, blocchi e lastre marmorei, alla ricerca di una  rappresentazione sintetica e riassuntiva delle forme.

L’uso del colore a olio usato puro, in sequenze e sovrapposizioni successive, crea le sfumature, le trame e le trasprenze…il carboncino resta spesso come traccia dello schizzo iniziale o come velatura che va a sporcare il colore…. piccoli inserti in foglia d’ oro o d’argento ampliano i piani di lettura …. la spatola come strumento principale del gesto creativo.

Da alcuni anni espongo con continuità in gallerie e in mostre collettive nelle piazze del centro storico di Roma, da via Margutta a Piazza di Spagna, da Piazza Trilussa a Borgo Pio, con importanti associazioni artistiche, Associazione Cento Pittori di Via Margutta,  Alternativa ‘94,  Escidicasa Arte.




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