CHI SONO
Con le sue Aerografie, Frans ci accompagna in una dimensione fluttuante, di sogno, dove il peso del mondo reale viene annullato.
Salve a tutti mi chiamo Francesco Longo, sono nato a Roma dove attualmente vivo.
Fin da ragazzo, avendo la fortuna di vivere in quella che si può definire non una città ma un museo a cielo aperto, ho respirato arte.
Ho iniziato a studiare musica fin dall’età di 5 anni, a 14 anni mi sono iscritto ed ho studiato piano jazz per 10 anni, ho sempre disegnato sia a matita che acrilico ed olio, da 4 anni ho scoperto l’aerografia che mi ha appassionato profondamente.
Nel 2003 l’incontro con JR (Giuliano Rapetti) ed il mondo di AirbrushFree.com hanno fatto il resto.
La piacevole Amicizia che si è instaurata con JR, il maestro Giorgio Uccellini, Alberto Ponno, Luca Pagan, Splash Design, lordkaos, e moltri altri artisti, ha fatto sì che piano piano, questa magnifica arte entrasse a far parte della mia vita.
NOTE CRITICHE
“Il pittore dell’Aria” – Testo Critico a cura di Mario Galletti
“Frans“, ha scelto di esprimere la sua personalità artistico l’Aerografo: un particolare strumento grafico che usa l’aria e permette di stendere sottili strati di colore.
Questa scelta è stata l’ultima tappa di un percorso che ha portato Frans attraverso il disegno e poi la Pittura. Ad affascinarsi a questo tecnica che egli sente più affine alla propria natura artistica.
“L’arte come Comunicazione Sociale” – Testo critico a cura di Ugo Martellati
“Risolvere nel colore, nella creazione plastica le tensioni interne e i rapporti sociali è il vero modo di vivere l’Artista”.
Partendo da questo fondamentale presupposto, l’opera d’Arte assume il valore inestimabile dell’ unico mezzo attraverso il quale l’Artista interagisce con il mondo esterno.
Nelle Opere di Frans si rivela contemporaneamente una bramosia di sconfinata libertà nei vasti paesaggi che si perdono in lontananza e un’ attenzione iper realistica del particolare negli oggetti in primo piano.
Questa contraddizione, tale solo in apparenza, rende appieno lo sforzo di ricerca di equilibrio tra il bisogno psicologico di spaziare la mente oltre una distanza finita e la ricerca della sicurezza, di un’oggetto ben dimensionato, reale, tangibile.
Comunque al di là di un’ interpretazione che, in assoluto, rimane sempre soggettiva, la sensazione principale che si ha nell’osservare un’opera di Frans è un senso di stacco da una realtà iper attiva dove tutto è finalizzato all’abuso del tempo, sentito unicamente strumento per raggiungere un qualsivoglia obbiettivo.
Sentire la Natura, i suoi ritmi, così come completamente abbandonati dalla civiltà industriale è tanto più indispensabile quando più viviamo un’ esistenza alienata dal lavoro, spesso non produttivo che siamo necessariamente costretti a svolgere.
Ogni aerografia di Frans è una finestra sul mondo arcaico, primitivo, ma non per questo meno importante della “Vita a tutti i costi”, senza riflettere che tutto ha fine, che tutto è transitorio e l’unica ancora di salvezza rimane la Cultura, l’ Arte, da ciò, lo spazio e l’importanza che una società da a questi Valori; sono i sintomi di quanto la Società stessa sia realmente intenzionata a rendere una qualità della vita migliore.